Spaghetti, segno di italianità: per superare il luogo comune si può esagerare, in modo quasi-pop.
Spaghetti ovunque. Lampade: grandi trafilature al bronzo; divisori di assicelle di legno che sembrano fettuccine, pasta fresca esposta ad essiccare in vetrina.
Piastrelle a scacchi bianchi e rossi tipo “tovaglia italiana”.
Cucina a vista. Si fanno a mano la pasta e i pani per le pizze, e lo si vede in modo teatrale.
Tavoli. Realizzati apposta in ferro e marmo.
Maxi grafiche. Italiani famosi (Sophia Loren, Alberto Sordi…) in immagini con la pasta.
Concept. Il concept è pensato per un franchising tipico da food court di un centro commerciale. Ne esiste una realizzazione pilota, curata nei dettagli, al Vegas Crocus City di Mosca.
Milestone. Il front deve essere “a tovaglia”. I menù sono pensati come su una lavagna, come nelle trattorie italiane. E le “mattarello light”, naturalmente,basate sull’unico strumento trait-d’union tra pasta e pizza
Piastrelle: Marazzi