Perchè vi parliamo di noi? Storytelling per architetti
E’ da circa 1 anno che abbiamo deciso di raccontare il nostro lavoro.
Perche?
Spiegare in parole semplici, sintetizzare arrivare al cuore del problema non è un percorso semplice e lineare, ma in questi anni (sono quasi 11!) in cui abbiamo deciso ( io ed Andrea) di metterci in proprio, abbiamo capito che intorno al mondo
dell’architettura e dell’interior design gira da sempre una grossa nebulosa, abbiamo tantissimi colleghi bravi, che come noi costruiscono progetti uno ad uno con cura e passione, e poi come in ogni professione c’è chi lavora male, con superficialità e magari giustificandosi dietro
parcelle inesistenti, in pochi comunque amano raccontarsi, così é perchè così è sempre stato!
Abbiamo così deciso di fare luce sul nostro studio e sul nostro modo di lavorare, questo ha portato a momenti di analisi interna, chiarimenti prima nelle nostre teste (eh eh la nebulosa l’avevamo anche noi) per poi cercare di proporre un servizio che fosse il più possibile
chiaro, semplice e decodificato in ogni sua parte.
Studiamo e ci aggiorniamo continuamente, sia guardando i lavori di altri studi di architettura che fanno lavori bellissimi, sia facendoci ispirare da tutto quello che viviamo quotidianamente, dai nostri viaggi e dalle persone che incontriamo, dai nostri clienti.
Parlando proprio con loro, prima dopo e durante la ristrutturazione della loro casa o la realizzazione del loro negozio o ufficio, abbiamo capito i nostri punti deboli, i punti critici che potevano creare incomprensioni.
Sapete da cosa derivavano i principali disguidi? Dal NON detto, quello che per noi era scontato e sottointeso, per loro non lo era e viceversa.
Per cui ci siamo rimboccati le maniche a abbiamo cercato la nostra PERSONALE RICETTA per raccontare chi siamo, come lavoriamo e cosa possiamo fare (e non fare) per i nostri clienti, ABBIAMO:
- Raccolto tutte le FAQ che ci ponevano i nostri clienti e le abbiamo raccolte in una pagina speciale che inviamo prima dell’inizio di ogni lavoro;
- Dato un tempo e un orario al nostro lavoro, a noi è servito per focalizzare le nostre energie, dedicare tempo anche alle cose che amiamo fuori dal lavoro, che sono carburante vero per la nostra professione;
- Delineato parcelle chiare e ad hoc, impossibili da fraintendere 😉
- Creato una squadra, stiamo imparando il difficile compito di delegare con collaboratori stabili e specialisti freelance che ci affiancano all’occorrenza, qui trovate tutta la banda
- Scritto “lo zen e l’arte di ristrutturare casa” che spiega in parole semplici alcuni temi principali che si affrontano durante la ristrutturazione, è un piccolo quaderno che puoi portare sempre con te, lo regaliamo ad ogni nuovo cliente o puoi venirlo ad acquistare da noi in 23bassi
- Aperto un blog, dove raccontiamo quello che di bello vediamo intorno a noi
- Aperto un account Instagram, dove raccontiamo il nostro dietro alle quinte, attraverso le stories spesso vi portiamo nei nostri cantieri
- Mettiamo a disposizione di chi ci vuole conoscere meglio, le nostre bacheche Pinterst e Houzz,
- Inaugurato una sezione a parte separando le Case dal retail, per dedicare ad ogni argomento la cura che merita, una delle nostre passioni che coltiviamo con cura, a cui abbiamo dedicato Retailovers che puoi trovare sul Blog retailovers sulla pagina Facebook Retailovers e Su Instagram Retailovers
- Inventato la MONDAY MOODBOARD, ogni lunedì regaliamo a chi ci segue una scheda contenente spunti e suggerimenti divisi per stanze della casa o per temi le puoi trovare tutte qui , raccogliamo visivamente quello che più ci piace e i prodotti che usiamo nelle nostre ristrutturazioni.
e poi abbiamo capito che l’aggiornamento è fondamentale (oltre che imposto dall’ordine degli Architetti), per cui abbiamo deciso di partecipare a diverse conferenze sulla gestione e la comunicazione e il marketing, che sono aspetti spesso impensabili per il nostro settore, in fondo all’articolo trovi anche un’intervista che mi hanno fatto ;).
Cosa abbiamo ottenuto?
- diminuito vertiginosamente i fraintendimenti con i clienti, e relativi travasi di bile,
- perso alcuni clienti, ma senza neanche appoggiare la matita sul tavolo, risparmiando tempo e travasi di bile (vedi sopra)
- organizzato meglio il nostro lavoro coinvolgendo anche esperti e freelance
- ci siamo imbarcati in progetti nuovi e sperimentali che ci entusiasmano sempre molto e spesso sono
- più consapevolezza su che studio vogliamo essere dove vogliamo andare (da lì ad arrivarci ne manca !)
Ecco l’intervista durante l’ultimo Inbounder, che si è tenuto a Milano, e in questa intervista racconto proprio cosa è cambiato per noi da quando abbiamo deciso di RACCONTARVI/CI
Abbiamo completato il nostro lavoro di storytelling? Siamo arrivati agli obiettivi che ci eravamo prefissati? ASSOLUTAMENTE NO, ma abbiamo iniziato la strada 😉
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a presto
Chiara