al via il progetto della nuova casa di accoglienza per Arché

Al via il progetto della seconda casa di accoglienza per la Fondazione Archè

Dopo due anni dall’avvio del progetto della prima CasArchè, una casa di accoglienza per mamme e bambini in difficoltà inaugurata nel settembre del 2016, prende il via una nuova avventura che ci vede sempre al fianco di Arché.

 

Accanto alla prima casa di accoglienza sorgerà un nuovo edificio creato da 16 piccole unità abitative che permetteranno alle mamme di ricostruire la propria autonomia economica e affettiva.

Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit si espone in un’intervista e dichiara la volontà di aiutare la Fondazione in questa nuova avventura

“Stiamo per definire il finanziamento di un immobile in collaborazione con la Fondazione Archè. Realizzeremo appartamenti che serviranno ad ospitare categorie svantaggiate. E’ un vero contratto di finanziamento anche se a condizioni particolari, i
rimborsi sono reali : regole del credito ma con un principio sociale. La banca – ha concluso – è coinvolta come ente finanziatore, non si tratta di un atto di donazione. Questo sarà l’approccio anche per il microcredito. Si terrà conto dei risultati sociali, come per esempio la generazione di posti di lavoro”.

Ed in occasione di una riunione con tutti gli operatori della Fondazione Arché nella nuova aula conferenze di CasArché, l’8 marzo, abbiamo presentato il progetto architettonico che vede al centro la volontà di trasformazione e rinascita delle mamme e dei piccoli nuclei famigliari che andranno a costruirsi.

Flessibilità, accoglienza e condivisione sono i principi che abbiamo fatto nostri e hanno ispirato il progetto che prevede la creazione di piccoli nuclei accorpabili tra loro in un concetto nuovo e sperimentale dell’abitare.

 

Dal cohousing  all’homing

 

è la provocazione di Arché che abbiamo raccolto e fatto nostra nella costruzione di questa struttura basata sul supporto reciproco e dove gli scambi tra i suoi abitanti devono essere sempre possibili e incentivati.

 

Un ballatoio continuo, tipico dell’architettura milanese, che permettere di ascoltare accettare e condividere le vite di chi passerà da questo nido per poi spiccare il volo.

 

Qui sotto vi mettiamo il video che abbiamo utilizzato per la presentazione del progetto agli operatori della Fondazione.

 

 

Seguiteci e vi racconteremo come prosegue questa fantastica avventura!