Guardare Venezia da un punto di vista differente : la Giudecca

Guardare Venezia da un punto di vista differente : la Giudecca

Se vi nominassi Venezia, scommetto che pensereste subito a Piazza San Marco, Palazzo Ducale, Palazzo Grimani, Canal Grande e via dicendo, per questo vi proponiamo un itinerario diverso dal solito, per farvi scoprire la Giudecca!

 

Partiamo dicendo che noi amiamo così tanto Venezia da averle dedicato un’intera linea di Prodotti per la casa che ne raccontano colori e luci e la potete trovare QUI 

La Giudecca è una striscia di terra la cui peculiarità si apprezza mentre la si raggiunge: questo gioiellino di isola, infatti, vi permetterà di godere da una parte della suggestiva vista di Venezia,del suo sistema delle fondamenta e dall’altra della distesa della laguna su cui giace.

Non è la destinazione più gettonata dai turisti quando si parla della laguna, ma forse è proprio il suo essere silenziosa e poco affollata a darle un carattere unico e di cui apprezzerete la piacevole calma.

La Giudecca è facilmente raggiungibile prendendo il vaporetto da Venezia che percorre le fermate, da ovest a est, di Sacca Fisola, Palanca, Redentore e Zitelle. Vi proponiamo un tour partendo dal lato Ovest in corrispondenza del Molino Stucky, un palazzo dell’Ottocento che fu uno dei più importanti esperimenti dell’architettura neogotica applicata ad un edificio industriale.

Infatti Giovanni Stucky, un imprenditore svizzero, aveva studiato il funzionamento dei mulini e voleva sfruttare il canale di Venezia per il trasporto del grano fino all’isola della Giudecca, dove realizzare una fabbrica di cereali: il Molino Stucky .

Questo edificio è una pietra miliare per gli abitanti di Venezia, in quanto non solo offrì lavoro a molti operai, ma anche un rifugio per la popolazione della Giudecca durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fonte _ FOTOGRAFI AL LAVORO Quaderni di fotografia e storia veneziana _ STUCKY 1954 I L’ultima difesa del castello I FOTOGRAFIE DI CARLO MANTOVANI

 

La fabbrica purtroppo ha subito due grandi incendi e per questo è stata oggetto di ristrutturazione, cambiando addirittura funzione in centro alberghiero e culturale, fino ad ospitare oggi il famoso albergo a 5 stelle Hilton. Non vi preoccupate, se non avete occasione di alloggiare in questa meraviglioso palazzo, avete la possibilità di fare un aperitivo all’ottavo piano dove si trovano due terrazze panoramiche che vi permetteranno di godervi lo scenario della laguna.

Vista del Molino Stucky dal Canale della Giudecca Fonte : https://it.wikipedia.org/wiki/Molino_Stucky

 

Nei pressi del Mulino Stucky sorge il complesso residenziale di Gino Valle , che riprende l’estetica della fabbrica di cereali con l’uso di mattoni a vista.

Questo complesso edilizio, nato negli anni ’80, per la sua estetica modesta si inserisce alla perfezione nel contesto della Giudecca.
Il complesso si sviluppa in longitudinale ed è sottolineato dai lunghi porticati che è possibile attraversare visitando il complesso. L’impressione che si può avere nel percorrere l’opera di Gino Valle è di ritrovarsi in alcune periferie dell’Inghilterra del Nord come quella in cui è ambientato Billy Elliot.
Nella sua semplicità edilizia emerge un certo fascino per le alte colonne in mattoni, le scalinate che ti invitano a percorrere i passaggi rialzati e i portoncini delle case che riportano all’idea di comunità, di un familiare vicinato.

© Mariachiara Cocchiararo

Un’importantissima chiesa che troverete durante la vostra camminata è quella del Santissimo Redentore: un edificio nato in seguito allo scoppio di un’epidemia di peste del 1500.. Nel 1575 a Venezia morirono molte persone a causa della peste, perciò, il senato fece realizzare una nuova chiesa in onore del Redentore, un grido di aiuto per la salvare la città.

L’opera che ha la firma di Palladio fu iniziata nel maggio del 1577 e nel 20 luglio si celebrò la fine della peste con una processione di barche per giungere alla chiesa.

Questa tradizione è ancora presente e viene celebrata la terza domenica di luglio di ogni anno ed è un momento davvero importante per la città di Venezia.

In questa giornata un ponte di zattere percorre il canale della Giudecca per creare un collegamento pedonale con la chiesa del Redentore, esperienza unica per osservare il pregio di Palladio frontalmente anche a lunghe distanze e alla sera si possono ammirare i fuochi d’artificio nel bacino di San Marco.

Venezia, il ponte di barche per la tradizionale Festa del Redentore

Proseguendo la visita della Giudecca, tra un ponticello e l’altro si può giungere all’area dell’ex fabbrica di orologi Junghans. Oggi questa area è stata riqualificata con un intervento residenziale dell’architetto Cino Zucchi. La visita di questo complesso è interessante non tanto per i singoli edifici, ma per il lavoro aggiunto complessivo.

Edifici residenziali, Ex Junghans Area


Edifici residenziali, Ex Junghans Area

Come accennato in precedenza la bellezza della Giudecca è la sua atmosfera silenziosamente genuina e nell’ex area industriale Junghans emerge ancora di più e ci fa sembrare di essere in una scena di un film neorealista.

© Mariachiara Cocchiararo

Complessi di residenza popolare altrettanto importanti sono quelli realizzati per il recupero dell’area di Campo di Marte, il progetto nato nel 1983 propone un’operazione di ristrutturazione urbanistica in cui demolire degli edifici abitati per poi ricostruire complessi edilizi ordinati e organici. Per il progetto verrà indetto un concorso internazionale in cui l’architetto Alvaro Siza vincerà il progetto urbanistico, mentre Carlo Aymonino e Aldo Rossi la progettazione degli edifici.

Vicino a questi complessi residenziali si trova la Casa dei Tre Oci, il nome è dovuto alle tre grandi finestre che si trovano in facciata ed è uno spazio espositivo aperto al pubblico che ospita principalmente mostre fotografiche. ­­

Se non siete amanti della fotografia vi consiglio di visitarlo comunque per l’eleganza che ritroverete all’interno dei suoi saloni e la vista sulla laguna che potrete ammirare dai suoi Tre Oci.

La Casa dei Tre Oci concluderà il vostro tour della Giudecca grazie anche alla sua vicinanza alla fermata Zitelle del Vaporetto che vi permetterà di tornare in Piazza San Marco a godervi un buon spritz e dei cicchetti al baccalà, magari all’ora del tramonto.

 

A cura di Mariachiara Cocchiararo

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