Restaurare: rimediare ai danni del tempo e dei cattivi restauri precedenti
Situazione di partenza. Quando ci hanno chiamati era già stato abbattuto un cascinale di fine 800 costruito addosso alla chiesa, che finalmente tornava ad essere isolata dal tessuto urbano. I muri che non si appoggiavano più al cascinale erano diventati però instabili, ed avevano accelerato il degrado degli intonaci interni. Molta parte lignea del tetto risultava marcescente, entrava acqua e c’era il rischio di crollo. Anche molta umidità di risalita aveva danneggiato gli intonaci e con essi affreschi e abbellimenti.
Importanza urbana. In questi antichi e nobili comuni oggi inglobati nell’hinterland milanese: architetture come questa sono preziosissime per mantenere l’identità urbana. Visita la scheda dei beni culturali qui
Distinguere. È meglio che si capisca cosa è originale e cosa è rifatto, ad esempio la parte nuova della facciata è realizzata con lo stesso materiale di quella vecchia, ma la superficie è arretrata indietro di pochi centimetri e un filo di stuccatura segna la differenziazione.
Affreschi, volute e cornici aspettavano di essere riportate alla luce sotto strati di tempera. È una avventura al rallentatore: lunghe e pazienti operazioni di ripulitura per ritrovare i colori originali hanno svelato in molte parti sorprendenti affreschi originali seicenteschi.
Dettagli. Ogni restauro è questione di cura dei particolari; la materia (pietra, mattoni, legni, cemento, intonaci) è sempre al centro dei problemi e delle soluzioni.