Il nuovo Apple Store di Milano

Potevamo non andare a sbirciare il nuovo Apple Store a Milano?

 

“La semplicità è la massima raffinatezza”

Steve Jobs

 

Finalmente dopo tanta attesa ha aperto i battenti il nuovo Apple Store di Piazza Liberty a Milano, progetta da Sir Norman Foster, che firma da anni tutti i più bei negozi per il marchio di Cupertino.

Il progetto è pensato più come un intervento urbano, legato alla città, che come un semplice negozio. Nasce dall’incontro di due elementi. Una fontana e una piazza ipogea. La fontana, può essere svuotata e utilizzata come un palco per eventi, utilizzando la piazza come platea. Del resto progettare un negozio che ad ogni lancio di un nuovo prodotto prevede delle file kilometriche di persone obbliga a pensarne con cura gli spazi aperti, le scale saranno prese d’assalto al lancio del prossimo device.

Tutto è pensato nel minimo dettaglio, all’insegna della massima semplicità apparente, che in realtà coincide con una sofisticata complessità. Per esempio la scala di ingresso che attraversa la fontana è a mensola, a sbalzo la cui parte in metallo che la sostiene ha una forma affusolata e in acciaio a specchio che la rende leggera e tecnologica. Tutta la piazza è realizzata in pietra e lo stesso materiale è all’interno del negozio. L’impianto dell’aria è a pavimento e le griglie stesse, poste sotto i tavoli, sono realizzate in pietra.

Il soffitto del negozio, che poi sono i gradoni della piazza, sono rivestiti in barrisol lumiére. Il negozio, decisamente grande, è pensato per coinvolgere il cliente dal punto di vista esperienziale. Se ci pensate un negozio di Apple potrebbe essere molto più piccolo. I prodotti sono pochi (telefoni, pc, etc..) e piccoli. La scelta di avere invece dei negozi enormi, spaziosi, e importanti coincide con la volontà di dare valore al marchio prima di tutto. Come scriveva Johnson, primo ideatore del concept apple con Jobs, “il marchio Apple ha lo stesso peso di quello di Gap? molto di più, quindi i nostri store dovranno essere più grandi, altrimenti non risulteremo significativi”. 

 

“Lo store diventerà la più potente espressione fisica del brand”

Mike Markkula, primo investitore Apple nel 1977 con Steve Jobs e Steve Wozniak

 

L’allestimento del prodotto è sublime. I tavoli per i device, per esempio, sono realizzati in quercia. Hanno i sensori antifurto in ottone a filo piano, e una spazzola centrale per distribuire tutti i cavi alimentazione che passano attraverso le gambe. Ai lati hanno dei cassetti nascosti a filo che possono aprire solo i dipendenti con i device senza fili che servono per i pagamenti. Le cuffie sono sono allestite su sfere di legno, e possono essere testate. Anche le cover sono su forme in legno e esposte in maniera ordinata e precisa.

Tutti i device possono essere testati e provati. Il negozio è pensato, prima di tutto, per l’esperienza del cliente e per creare un feeling con i prodotti apple. In questo, nessun altro negozio di devices tecnologici raggiunge questo livello di sofisticatezza.

L’Apple Store è pensato per poter creare un luogo di incontro, infatti già ieri sera a un giorno dall’apertura c’erano 2 eventi, un concerto sulle scalinate d’ingresso e un “Arte Live” tenuta dalla mitica Olimpia Zagnoli.