Achille castiglioni e la luce

Monday Moodboard #44 – Le luci senza tempo di Achille Castiglioni

Avete mai visto una di queste lampade?

 

Immagino di sì, ebbene sono le lampade disegnate da uno dei designer italiani più famosi degli anni 60.

 

Arco, Parentesi, Taraxacum magari i nomi non vi diranno molto ma il loro profilo sicuramente lo avrete avvistato in moltissime case e in infiniti film di quegli anni, ma anche in progetti contemporanei.

 

 

Le luci disegnate dall’architetto milanese, figlio e fratello d’arte, hanno segnato un’epoca e fatto innamorare frotte di progettisti che continuano ad inserirle nei loro progetti.

 

Acciaio, vetro e marmo, per linee e volumi e meccanismi leonardeschi, creano corpi illuminanti estremamente versatili e di un’eleganza essenziale.

 

 

Achille Castiglioni nasce a Milano il 16 febbraio 1918 e muore il 2 dicembre 2002 a seguito di una caduta nel suo studio, 84 anni di progetti e realizzazioni per Alessi, Zanotta, Ideal Standard, Kartell, Lancia, Flos, Siemens, Bernini, Knoll, Poggi, Italtel, Longoni, Nagano, Omsa, Phonola, Teorema e

Arflex. 

 

Laureato a Milano al Politecnico comincia a lavorare nello studio di architettura dei fratelli con i quali è molto legato, Dino Buzzati li definirà “un corpo con una testa sola”, con i quali lavora e collabora tantissimo, molti dei suoi progetti sono stati pensati a più mani.

 

A torino e poi a Milano otterrà la cattedra di professore ordinare di Disegno Industriale.

 

Le sue opere hanno segnato intere generazioni e alcune sono esposte al MoMa di New York

 

In questa Monday Moodboard vi raccontiamo alcuni dei pezzi legati al mondo dell’illuminazione ai quali siamo più affezionati;

 

la parentesi, qui nella versione rossa è una delle luci più versatili, la parte in ferro a forma di parentesi (appunto) può essere di colori differenti e permette di adattarsi alle esigenze di progetto, il sistema di scorrimento e di bloccaggio la rendono un elemento unico, e poi funziona esattamente come una luce da terra.

 

Arco permette di ovviare alla mancanza di un punto luce a soffitto un tema sempre vivo nelle ristrutturazioni soprattutto. Sono passati gli anni , è stata realizzata la prima volta nel 1962, è una lampada a terra a luce diretta e continua a rispondere ad un’esigenza contemporanea, con i suoi 65 kg di marmo e l’arco che può

essere modificato nel suo raggio in 3 posizioni differenti.

 

Taraxacum è una via di mezzo tra una lampada e un’opera d’arte, sfere di luce pulite e trasparenti creano un’enorme bolla, pronta a spiccare il volo.

 

Splügen ha una storia particolare, creata per illuminare lo Splügen Bräu Bar a Milano, progettata dallo studio dei fratelli Castiglioni, è poi diventato un pezzo d’arredo senza tempo.

 

Ultimo pezzo di questa raccolta del lunedì la Taccia, Ideata per Flos da Piergiacomo e Achille Castiglioni, luce da tavolo, grazie alle notevoli dimensioni è utilizzabile anche come lampada da terra. La base è realizzata in alluminio estruso anodizzato sulla quale è appoggiata una ampia campana di vetro traslucido, che può

 

essere orientata liberamente per indirizzare la luce, sormontata da un disco concavo in alluminio bianco. La sorgente luminosa è nascosta all’interno del supporto di metallo, che la fa assomigliare la base a una colonna classica.

 

 

E voi quale luce di Achille Castiglioni amate di più?